STANDARD DI LAVORO ENCI

(Approvato dal Consiglio Direttivo dell’ENCI il 21 marzo 1963 e valido per l’Italia)

È un mirabile cane che nel suo lavoro, a seconda del terreno, fonde ed armonizza i pregi delle razze inglesi con quelli delle razze continentali, pur conservando una fisionomia propria ed una spiccata personalità.

I. Andatura e cerca
Partenza decisa. Azione esuberante. Galoppo continuo, energico, ma non impetuoso.
Spinta nel posteriore vigorosa e senza scatto accompagnata da leggere rampate dell’anteriore; falcata piuttosto raccolta; orecchio in movimento, collo proteso, testa alta e mobile che dimostra una padronanza olfattiva redditizia, pronta ad avvertire la minima emanazione; canna nasale tendente all’orizzontale. Coda portata leggermente in basso con movimento orizzontale, continuo e vivace. Cerca diligentissima e molto ampia a diagonali rettilinee e ravvicinate.

2. Quando durante la cerca ha l’errata impressione del selvatico
Rallenta gradatamente l’andatura portandosi al trotto, orecchie erette, collo proteso; rimonta la sorgente di emanazione con leggera inflessione degli arti, incrociando serrato ed attentissimo. Superata l’incertezza, riprende deciso l’andatura abituale con scatto quasi rabbioso.

3. Quando, avuto un lieve indizio della presenza del selvatico, se ne rende conto e va in ferma
L’azione subisce un freno graduale per cui sollecitamente dal galoppo passa al trotto, quindi, dopo qualche tempo di passo, essa si conclude nella immobilità assoluta. Testa alta, canna nasale sull’orizzontale, orecchio retratto, occhio ardente, collo tutto fuori. Corpo flesso sugli arti con un anteriore generalmente più avanzato e i posteriori molto flessi; talvolta il corpo è eretto e frequentemente uno degli arti sollevato.

4. Quando è certo della presenza del selvatico
Con immediata contrazione abbassa il corpo sugli arti flessi, testa alta, collo proteso, procede cauto ma deciso, aspirando fremente l’effluvio. Talvolta ferma di scatto.

5. Quando d’improvviso si trova a ridosso del selvatico
Ferma con scatto rabbioso, testa leggermente sotto l’orizzontale rivolta verso il selvatico, corpo rigidissimo in posa contorta, coda adeguatamente sopra la linea dorsale.
Vi è della bellezza nelle sue ferme, una bellezza senza eccessiva teatralità anche nelle più disparate pose, perché il suo cervello è un sagace regolatore. Di ciò ne fa fede l’espressione dell’occhio che denota perfetta padronanza della situazione.

6. Quando, dopo la ferma, guida il selvatico che cerca di allontanarsi pedinando
Guida a testa alta decisissimo, ma prudente ed in perfetto collegamento con il conduttore, si ferma ad ogni rallentamento del selvatico tenendosi a giusta distanza. La coda in movimento orizzontale diventa immobile ad ogni breve sosta. Contrazioni e flessioni sugli arti simili alla ferma.

N.B. In Germania si richiedono al Kurzhaar altre importanti prestazioni, per cui lo standard di lavoro nel paese di origine è più complesso.

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STANDARD MORFOLOGICO F.C.I. – n. 119/d

ORIGINE: GERMANIA
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE: 25.10.2000
UTILIZZO: CANE DA CACCIA GENERALE
CLASSIFICAZIONE: GRUPPO 7 CANI DA FERMA. SEZIONE 1 CANI DA FERMA CONTINENTALI CON PROVA DI LAVORO

ASPETTO GENERALE
Cane nobile, armonioso al quale la costruzione garantisce forza, resistenza e velocità, un bell’aspetto, linee morbide, testa asciutta, coda ben portata, la pelle ben tesa ed il pelo brillante, movimenti armoniosi sottolineano la sua nobilità.

PROPORZIONI IMPORTANTI
La lunghezza del tronco può essere un pò maggiore della altezza al garrese.

CARATTERE
sicuro, equilibrato, fidato e di facile addestramento, ne’ nervoso, ne’ timido, ne’ aggressivo.

TESTA
asciutta ben cesellata, non troppo leggera ne troppo pesante, corrispondente in grossezza e lunghezza alla forma del corpo ed al sesso.

CRANIO
sufficientemente largo, leggermente a volta, l’occipite leggermente pronunciato, il solco mediano non profondo, le arcate sopracciliari ben formate.

STOP
appena accennato.

REGIONE FACCIALE
Tartufo: leggermente prominente, le narici sufficientemente aperte, larghe e mobili. Normalmente bruno. Un tartufo macchiato o di colore camicino non e’ ammesso che per un soggetto a mantello a fondo bianco.

Muso: lungo largo profondo e potente per facilitare al cane il corretto riporto della selvaggina. La canna nasale mostra di profilo una leggera convessità che va da una forma nobilmente montonina fina ad un leggero rilievo sull’orizzontale, il tutto più marcato nei maschi. Una canna nasale rettilinea, ugualmente ammissibile, e meno apprezzata. Una linea della canna concava e’ un grave difetto.

Labbra: aderenti, non troppo cadenti, ben pigmentate. A partire dal tartufo le labbra cadono pressoché in verticale fino al punto di separazione e risalgono in seguito, con una leggera curva sino alla commessura labiale mediamente pronunciata.

Mascelle/dentatura/denti: mascelle potenti con una dentatura perfetta, regolare e completa con chiusura a forbice; gli incisivi superiori devono appoggiare sugli incisivi inferiori senza lasciare uno spazio ed i denti devono essere impiantati verticalmente. Dovranno essere presenti 42 denti sani e corrispondenti alla formula dentaria.

Guance: potenti, ben muscolate.

Occhi: di media grandezza, ne’ prominenti ne’ infossati. Il colore ideale e’ il marrone scuro. Le palpebre ben aderenti.

Orecchie: di lunghezza media, attaccate alte e larghe, in aderenza alla testa, piatte e non accartocciate, arrotondate alla estremità inferiore. Ne’ troppo carnose ne’ troppo sottili. Tirandole in avanti devono arrivare pressappoco fino alla commessura labiale.

COLLO:
di lunghezza proporzionale al corpo, si allarga progressivamente verso le spalle. La nuca ben muscolatura e leggermente arcuata. La pelle della gola ben tirata (senza giogaia).

TRONCO:
linea superiore: rettilinea e leggermente inclinata.

Garrese: in evidenza (marcato).
Dorso: solido, ben muscoloso. La spina dorsale deve essere coperta dai muscoli.
Regione lombare: rene corto, largo, muscoloso, dritto o leggermente bombato. Il passaggio dal dorso al rene solido e compatto.

Groppa: larga e sufficientemente lunga, non terminante improvvisamente e inclinantesi dolcemente (leggermente) verso la coda. Ben fasciata di muscoli. portamento alto. L’ambio e’ indesiderabile.

Torace: più profondo che largo con lo sterno ben evidente all’ estremità anteriore e stendentesi verso il posteriore. Lo sterno e l’articolazione del gomito devono essere alla stessa altezza. Le costole ben bombate, ne’ piatte ne’ arcuate a forma di botte. Le costole posteriori devono essere ben discese.

Linea anteriore: asciutta rimonta leggermente con una curva elegante verso il posteriore.

Coda: attaccata alta forte alla base del poi rastremanti, di media lunghezza. Per la caccia accorciata (circa) della metà. In riposo si abbassa; in movimento e’ orizzontale e non deve essere portata troppo alta al di sopra della -linea del dorso o fortemente curva. Nei paesi nei quali e’ proibito il taglio della coda questa può rimanere nel suo stato naturale. Essa potrà raggiungere il garretto ed essere portata dritta oppure a leggera forma di scimitarra.

ARTI ANTERIORI
Generalità: visti di fronte dritti e paralleli, visti di profilo bene piazzati sotto il corpo.

Spalle: le scapole oblique, piatte e inclinate verso il posteriore. Muscolatura possente, secca. Buon angolatura fra le scapole e il braccio.

Braccio: il più lungo possibile ben muscolato e secco.

Gomiti: attaccati al corpo ma non chiusi, non girati all’esterno ne’ all’interno e situati lontano verso il posteriore. Buona angolatura fra il braccio e l’avanbraccio.

Avanbraccio: dritto sufficientemente muscolato. Ossa forti ma non grossolane.

Articolazioni del corpo: potente.

Piedi anteriori: a impronta arrotondata fino a forma di cucchiaio con dita ben unite e sufficientemente arcuate. Unghie forti. Cuscinetti piantari solidi e resistenti. Paralleli in riposo come in movimento, ne’ girati verso l’esterno ne’ verso l’interno.

ARTI POSTERIORI:

Generalità: visti posteriormente dritti e paralleli, buone angolatura, ossa forti.

Cosce: lunghe larghe e muscolose. Buona angolazione fra il bacino e la coscia.

Ginocchio: potente, con buona angolazione fra la coscia e le gambe.

Gamba: lunga, muscolata e secca. Buona angolazione fra la gamba e il metatarso.

Articolazione tibio tarsale: potente. Metatarso: verticale e possente. Piedi posteriori: come gli anteriori.

ANDATURA: ampia con molta spinta ed una corrispondente falcata.
Membra anteriori e posteriori dritte e parallele. Con portamento alto

PELLE: ben aderente senza formare pieghe.

MANTO: natura del pelo: corto e fitto. Deve essere secco e duro al tatto. Alla testa ed alle orecchie deve essere più fine e più corto. Leggermente più lungo nella parte anteriore della coda. Deve coprire tutto il corpo.

COLORI:

1. Unicolore marrone
2. Marrone con un po’ di bianco e moschettature al petto e agli arti.
3. Roano marrone scuro con testa marrone, toppe marrone e moschettatura. Il colore di fondo è di un cane cosi descritto non e’ marrone con del bianco ne’ bianco con del marrone, ma il pelo mostra una muscolatura cosi intima di marrone e di bianco tale che ne risulta, un aspetto non appariscente, altamente apprezzato per l’utilizzo a caccia.
Nella parte interna degli arti posteriori e sulla punta della coda e’ spesso più chiaro.
4. Roano marrone chiaro con testa marrone, macchie marrone, moschettatura oppure senza macchie. In questa colorazione i peli marroni sono meno numerosi e predominano quelli bianchi.
5. Bianco con testa marrone, macchie marrone o moschettatura.
6 colore nero nelle stesse nuances del marrone o roanato. Sono ammesse le focature.
7 Stelle bianche, strisce e labbra picchiettate sono ammesse.

TAGLIA: altezza al garrese maschi 62/66 cm. Femmine 58/63 cm.

DIFETTI: ogni differenza dei punti precedenti e’ da considerarsi difetto e dovrà essere valutato in rapporto della sua gravità:

• difetto nell’altezza, insufficienza nel tipo del sesso.
• Muso troppo corto.
• Labbra troppo pesanti o troppo leggere.
• Orecchie troppo lunghe, troppo corte, troppo pesanti,
strette all’attaccatura, accartocciate.
• Occhi troppo chiari, occhio da rapace.
• Mancanza di due denti (p1 e m3) cioè non possono mancare più di due denti sui quattro p1 e sui due m3.

• Presenza di giogaie.
• Dorso leggermente carpato.
• Groppa troppo corta.
• Posteriore dritto.
• Torace troppo profondo.
• Gomiti attaccati verso l’esterno e girati all’interno. Dita chiuse e schiacciate.
• Leggera curvatura delle gambe, leggero vaccinismo o deviato in dentro (cagnolo).
• Coda portata troppo alta al di sopra della linea del dorso o fortemente curva.

DIFETTI GRAVI
:
• Costruzione pesante, linfatica, ossatura grossolana.
Muso a punta, canna nasale concava.
• Stop marcato.
• Naso carnicino o macchiettato (salvo che nei soggetti a manto bianco).
• Denti parzialmente o totalmente a tenaglia (per i cani di più dì quattro anni, i denti a tenaglia non influiscono sul giudizio se un Kurzhaar Club conferma che in una precedente rassegna di razza la dentatura era corretta).
• Dorso fortemente carpato. Dorso leggermente insellato.
• Mancanza evidente di profondità del torace. Sterno troppo in evidenza.
• Torace troppo stretto o troppo -a forma di botte.
• Gomiti fortemente aperti o girati verso l’interno. Carpo molle o troppo inclinato. Metacarpo dritto.
• Piedi piatti, dita aperte.
• Andatura pesante.
• Appiombi posteriori vaccini o cagnoli sia nel piazzamento che in camminata.
• Posteriore sopraelevato.
• Differenza di più di due cm. Al limiti dì taglia citati.

DIFETTI DA ELIMINAZIONE:
• Insufficienza grave nel tipo del sesso
• Assenza di denti:
Assenza di più di due dei quattro P1 e dei due M3.

Assenza di uno. o di più denti (al di fuori di Pi e M3). (I denti non visibili sono considerati mancanti salvo che un Deutsch Kurzhaar Club non attesti che in una precedente rassegna di razza o prova di allevamento si poté constatare la loro presenza).
• Prognatismo superiore o inferiore, dentatura crociata cosi come tutte le forme che conducono a ciò. Palpebre fortemente molli, eutropio, ectropio, distichiasi (ciglia doppie).
Dorso fortemente insellato, rene insufficientemente muscolato.
Gabbia toracica malformata(per esempio “a petto di pollo”).
Mancanza di testicoli.
• Speroni. Mascella e labbra divise (muso di lepre). Denti in soprannumero al di fuori delle corone dentarie.

n.b.

i maschi devono possedere due testicoli normalmente sviluppati che. debbono trovarsi completamente nello scroto.